Storia

Tsunami - 2004

Tsunami - 2004

E mentre guardiamo il mondo in tv la tv ci mostra il volta della natura.

Dirompente, spietato, condottiero.

Il risveglio dopo il Natale 2004 lo ricorderemo per molto tempo.

Il maremoto dell'Oceano Indiano del dicembre 2004 è stato uno dei più catastrofici disastri naturali dell'epoca moderna, causando circa 230.000 morti. Ha avuto la sua origine e il suo sviluppo nell'arco di poche ore in una vasta area della Terra: ha riguardato l'intero sud-est dell'Asia, giungendo a lambire le coste dell'Africa orientale.

Ricordo che conoscevo la parola Tsunami perché un gruppo di fighetti figli di papà nel mio liceo si divertiva a suonare ed a farsi chiamare così. Si chiamavano così perché erano surfisti e speravano di incontrare prima o poi l'onda più grande.

In realtà non sapevano suonare, non sapevano surfare e soprattutto non sapevano parlare.

Il 26 Dicembre 2004 credo che quel gruppo di fighetti abbia capito il vero significato della parola Tsunami insieme a tutta l'Italia assonnata e sfamata dalla cene e dai pranzi festiiv.

Gli tsunami hanno colpito e devastato parti delle regioni costiere dell'Indonesia, dello Sri Lanka, dell'India, della Thailandia, della Birmania, del Bangladesh, delle Maldive giungendo a colpire le coste della Somalia e del Kenya (ad oltre 4.500 km dall'epicentro del sisma).

In certi momenti immagino in pianeta come un grande gigante che si pulisce le spalle dalla sporcizia portata dal vento.

In questo modo quella mattina il gigante terra ha spazzato via tutti i complessi turistici, gli hotel lusso, i resort. Tutto quello che l'occidente aveva esportato per produrre povertà in quelle terre e ricchezza nelle proprie tasche venne spazzato via.

Purtroppo a fare le spese sono stata le persone e gli animali a cui quella terra era stata assegnata per volere divino.

Non sono riusciti a mettersi in salvo e l'onda anomala provocata dal risveglio del gigante li ha portati via con sé.

Alcuni luoghi per noi erano solo destinati alle immagini dei depliant.

Ora avevano il volto della distruzione.

Spesso abbiamo parlato di diritto di sentirsi in possesso della terra sulla quale nasciamo.

Questa terra non è nostra, dovremmo ricordarcelo.

Quando non riusciamo a ricordarcelo la terra ci aiuta a farlo.

Chiedendo aiuto al vento, al fuoco, alla pioggia o al mare.

O al mare, come in questo caso.

Molti turisti occidentali hanno perso la vita su quelle spiagge.

Si disse che il pericolo era noto. Che si sarebbe potuto evacuare.

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