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Le protesi al silicone

Le protesi al silicone

Quelle che vedete sono delle protesi mammarie. Ho scelto di inserirle tra gli oggetti che hanno caratterizzato la storia del nostro tempo perchè non era possibile farne a meno.

Si sono proprio queste quelle "cose" che vengono inserite nel seno delle aspiranti maggiorate.

Ma vorrei partire da più lontano e non generalizzare sui fenomeno di isteria compulsa che hanno fatto della chirurgia estetica un fenomeno da baraccone.

Allora approfondendo un minimo l'argomento si scopre che, come sempre, gli antichi egizi sono stati i primi a sperimentare questo tipo di chirurgia – ovviamente non mi riferisco alle protesi mammarie ma agli interventi di chirurgia ricostruttiva – che in occidente dovrà aspettare la metà del '400 per essere conosciuta. Quindi per quanto possa essere esplosa negli anni Novanta come fenomeno anche mediatico, la chirurgia estetica esiste da molti secoli.

Partiamo dal presupposto che negli anni molte persone destinate a convivere con un volto sfigurato, o con delle gravi malformazioni, devono l'altà qualità della loro vita ai progressi della medicina in questo settore. Partiamo anche dal presupposto che alcune donne condannate dalla mastectomia possono condurre una vita normale e non una vita da menomate grazie alla mastoplastica additiva.
Partendo da questi imprescindibili presupposti dobbiamo però riconoscere che la psicosi da bisturi è uno dei più grandi mali del nostro tempo. Ragazzine che a diciotto anni corrono dal chirurgo per avere una quinta o addirittura una sesta misura, donne mature che ricorrono a punture e lifting pur di non fare i conti con il tempo che passa, ragazze che rischiano la vita per una liposuzione. Ora nascondersi dietro l'alibi del " se può aiutare a risolvere un complesso" credo sia lievemente ipocrita. I complessi non si superano in questo modo,in questo modo si elimina il problema. Quello che io mi chiedo però è: se il complesso di oggi è un seno piccolo, o un naso troppo sgraziato, ricorrendo all'opera del chirurgo abbiamo risolto un complesso o abbiamo evitato di fare i conti con esso? Se oggi il problema è il seno, il naso, le orecchie domani quale sarà?

Imparare a convivere con l'esclusività del nostro corpo è cosa ben più importante e complicata. Accettare i propri difetti e farne un punto di forza è un traguardo al quale nessun bisturi ci può condurre.
L'adolescenza è un periodo di cambiamenti, di trasformazioni del corpo e di cambiamenti del metabolismo, in quel periodo ogni ragazzina fa i conti con i piccoli complessi tipici dell'età ... e allora ci sarà chi lega perennemente una maglia intorno alla vita, chi metterà maglioni giganti in cui perdersi, chi scoprirà pescetti e push-up, ma più semplicemente ci saranno tante ragazzine che diventeranno donne imparando a conoscere i propri corpi. Anche il pudore passa per questa via.
Molte volte ci chiediamo perchè la ragazzine oggi sono così spregiudicate dando la colpa a quello che vedono e agli esempi sbagliati che seguono, forse questo accade invece perchè in quei momenti in cui si cresce e si fanno i conti con un'età complicatissima abbiamo mostrato a queste ragazze una scorciatoia e non una strada per arrivare a risolvere i problemi.

Avere una seno piccolo è una caratterestica, non un handicap. Le ragazze con i seni piccoli sviluppano nel tempo un modo di vestire, di gesticolare, di camminare diverso da quelle con delle forme più "generose". Così le donne con dei nasi importanti sviluppano un linguaggio del volto diverso da quello delle donne con piccoli nasini alla francese.

E' il bello della vita e del mondo, il bello della natura e dell'evoluzione. Diversamente saremmo tutte uguali l'una all'altra ... cosa che vediamo accadere sempre di più attraverso i volti tirati delle cinquant'enni senza tempo.

Così queste protesi sono il segno di un tempo in cui l'immagine vince su tutto e non lascia spazio a nulla, così le nostre ragazzine lavorano a corpi perfetti ed hanno voglia di esibirli. Così i processi naturali che portano alla maturazione dell'essere umano vengono saltati, aggirati, risolti.

I vostri commenti

Valerio
Tempo fa ho saputo che in Cina ci si opera per diventare più alti. Il problema è che devi farti spezzare le gambe. A questo punto, mi sono detto: prendo un prestito da uno strozzino e non gli do una lira. Almeno mi risparmio i soldi del biglietto! Scherzi a parte: ho letto un bell'articolo, senza banalità. Questo blog ci piace!

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