Ecco qui, per rimanere sul tema bambole per piccole mammine.
Bebi Mia, con questa bambola-robot inizia la fase in cui alle bambole si chiede di interagire con la bambina. Bebi Mia parlava, mangiava e faceva il ruttino. Praticamente dettava tutti i tempi di un normale bambino.
Erano gli anni Ottanta e questa bambolina costava 250.000 lire, le ragazzine impazzivano e la chiedevano per Natale come fosse oro.
Anche in questo caso mi chiedo la necessità di questi giochi, il perchè di questo maniacale bisogno di emulare, riprodurre e proporre alle bambine dei giochi che le sapessero inventare mamme.
Non è una critica, nè un accento polemico, mi chiedo solamente il perchè di questa necessità.
Mi chiedo se non fosse una necessità delle case di produzione, e quindi mi chiedo ulteriormente a quale scopo; oppure se non fosse davvero un bisogno delle ragazzine di immaginarsi mamme.
Perchè ora di queste bambole e di ragazzine che dicono "giochiamo a mamma i figlia" se ne vedono sempre di meno?
Ho scelto di trattare la categoria dei giochi perchè ritengo che dall'osservazione di questi si possano capire molte cose di un'epoca, e che molti dei messaggi subliminali che vengono recepiti dai ragazzi partano proprio da qui.
Più che dalla televisione e più che dal consumismo, che sono sempre più incriminati.
Allora mi chiedo i giochi delle ragazzine sono cambiate perchè sono loro stesse a cercare altre cose oppure cercano altre cose perchè anche il mercato dei giochi ha contribuito a cambiarle?
Non vedo più tante Bebi Mia in giro ma vedo moltissimi trucchi, finti tacchi, addirittura reggiseni per bambine. Perchè?
Sono queste bambine che cercano questi prodotti oppure questi prodotti vogliono creare le ragazzine del domani? che devono essere sempre meno mamme e sempre più alla ricerca di una femminilità artefatta?