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Tour “The Wall” Pink Floyd…e Algie The Pig

Tour âThe Wallâ  Pink Floydâ¦e Algie The Pig

Se non sapete chi o cosa sia Algie il maiale, vi consiglio di cercare qualche simpatica immagine del suino volante in giro per il web: ve ne innamorerete!

Il 30 novembre del 1979 veniva pubblicato il doppio Lp "The wall" dei Pink Floyd, il quartetto britannico formato da David Gilmour,Roger Waters, Nick Mason, Richard Wright; un'opera concepita sin dall'inizio, alla maniera dell'opera d'arte totale di wagneriana memoria, come album, film e spettacolo live. Più di 30 milioni di copie vendute in 30 anni: è vero che allora c'era ancora chi comprava i dischi, ma mi sembra comunque un risultato straordinario e meritatissimo.

Perché inserire i mitici Fluido Rosa nel 1981? Questo è l'anno del secondo tour nel quale lo spettacolo "The wall" veniva presentato in alcune selezionate (molto selezionate, visto che toccò solo Dortmund dal 13 al 20 febbraio e Londra dal 13 al 18 giugno) città del mondo, con enorme successo di pubblico, come era prevedibile.

Lo show doveva essere complemento e approfondimento dei contenuti del disco, che si costruisce attorno all'idea del muro di incompatibilità che divide l'artista dal pubblico.
Il palco, progettato da Mark Fisher e Jonathan Park, prevedeva la costruzione progressiva di un muro alto 12 metri e largo oltre 40, che al termine del primo tempo del concerto nascondeva completamente agli spettatori la vista dei musicisti.

In una sorta di ironia cinica e tragicomica, sul paco accanto ai Pink Floyd suonava una seconda formazione, la Surrogate Band, i componenti della quale indossavano maschere con le sembianze dei musicisti originali.
Sul gigantesco muro venivano proiettate le celebri animazioni di Gerald Scarfe, che corredavano il disco; sicuramente vi ricorderete l'inquietante figura del professore spilungone, già presente nel video di "The Wall", che veniva riprodotto durante lo show sotto forma di pupazzo gigante di 8 metri.

Ed è qui che entra in gioco il nostro amico Algie, il maiale volante, presente negli spettacoli dei Pink Floyd già dai tempi di "Animals".

Se non avete partecipato allo show (nemmeno nella sua versione moderna, presentata proprio quest'anno da Roger Waters) e siete attanagliati dalla curiosità, i filmati si possono rintracciare nella rete: tra gli approfondimenti troverete i link dei video della versione live di "Comfortably numb" e "Another brick in the wall part 1"

Chiudo con una amena riflessione di Richard Wright:

"Ci sono due vantaggi per il nostro anonimato, per l'aver mai venduto noi stessi con le nostre facce. Uno è che puoi andare in giro per strada senza alcun problema. L'altro vantaggio, che stiamo cominciando ad apprezzare, è che siccome nessuno guarda a noi come a delle rock-stars, noi possiamo andar fuori ad oltre 45 anni e suonare la nostra musica per quanto vogliamo, perché la gente non è mai venuta a vederci come fa per Mick Jagger o Rod Stewart. Arriverà il momento in cui la gente non accetterà più un Mick Jagger di sessant'anni che salta per il palco. Al contrario posso vedere i Pink Floyd fare uno show anche a settant'anni. Perché uno show dei Pink Floyd non sono gli individui, sono lo spettacolo, la musica e le luci."

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I vostri commenti

Flavia
Grazie a te! Provvederemo alla correzione del titolo...comunque la traduzione del nome del gruppo era volutamente ironica e approssimativa, a volte mi piace tradurre dall'inglese in modo maccheronico =) mi unisco sentitamente al tributo a Richard Wright... a presto
CAPA
Grazie, grazie, grazie. Una piccola pecca dovevi ricordare che il povero e carismatico Richard ci ha purtroppo lasciato !!! Santo Subito! Comunque lo sai che Comfortably Numb sarà la canzone che suoneranno al mio funerale? Perchè non esiste capolavoro più grande al mondo. P.S. Se fossi in te modificherei la scritta Comfortabily in Comfortably negli approfondimenti......potrei denunciarti!!! E poi non vorrei darti contro ma li chiamavano i Fenicotteri Rosa o più per certo Syd Barret creò il nome Pink Floyd Sound ,usando i nomi di battesimo di due venerabili musicisti di blues : Pink Anderson e Floyd Council

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