Musica

Ecco cos'altro resterĂ  degli anni '80 (cit.)

Ecco cos'altro resterà degli anni '80  (cit.)

"Boys, boys, boys
I'm looking for a good time
Boys, boys, boys
Get ready for my love"

Finora sono riuscita a mantenere un livello abbastanza alto: Pink Floyd, Queen, U2. Ma gli anni 80 ci hanno regalato anche delle straordinarie perle trash che non possono e non devono essere dimenticate.

Non riesco a considerare con negatività questi pezzi, che magari qualitativamente non avranno scritto la storia della musica, ma hanno accompagnato una generazione e ancora oggi impreziosiscono compilation nostalgiche e feste di 18 anni, nel momento in cui l'alcool prende il sopravvento. Tra l'altro Carlo Conti, grazie al programma "I migliori anni", su questi pezzi ci campa da una vita.

Il 1987 è l'anno di "Boys": Sabrina Salerno, in costumi iper-succinti, canta gli amori estivi ed infiamma il cuore (si certo, proprio il cuore) degli uomini italiani, ma non solo, arrivando ai primi posti anche delle classifiche francesi e svizzere. Tornerà nel 1991 con Jo Squillo (ricordiamo qualche titolo dei suoi pezzi di quel periodo: "Sono cattiva", "Skizzo skizzo", "Violentami sul metrò") per presentare al Festival di Sanremo "l'inno femminista" "Siamo Donne": perché, ricordatevi, oltre alle gambe c'è di più.

Risale all'anno precedente "Easy lady" di una cotonatissima Ivana Spagna, vestita come un domatore da circo: 2 milioni di copie vendute e vittoria del compianto Festivalbar.

Tornando più indietro, nel 1983 troviamo i classici "Vamos a la playa" e nell'85 "L'estate sta finendo", entrambi dei Righeira (all'anagrafe Stefano Rota e Stefano Righi).

Gli anni '80 non sarebbero stati gli stessi senza gruppi femminili del calibro delle Bananarama di "Venus" (brano originale del 1969) e delle Bangles di "Walk like an egyptian".

"You spin me Round (Like a record)" dei Dead or Alive: inserisco qui questo brano solo per dovere di cronaca, perché lo adoro e non avrei cuore di definirlo trash. Stesso discorso per "Take on me" dei norvegesi A-ha (di cui ricorderete il videoclip a metà tra fumetto e realtà).

Il 1987 è anche l'anno del passaggio all'allora Fininvest di Lorella Cuccarini, al quale seguirà nel 1989 il clamoroso successo del singolo "La notte vola", sigla della trasmissione Odiens, condotta dalla bionda più amata dagli italiani con Gianfranco D'Angelo e Ezio Greggio: se mi dite che non avete mai provato ad imitare i gesti della mitica coreografia, semplicemente non vi credo.

E non c'è Lorella senza Heather Parisi (nel 1988 viene pubblicata una raccolta di successi che porta proprio il titolo "Heather e Lorella"): "Cicale" esce nel 1981.

Per rimanere in ambiente femminile, con tutti i se e i ma del caso, è del 1988 la auto cover di un pezzo pubblicato dalla stessa Amanda Lear nel 1977, "Tomorrow": la sua voce profonda e l'aspetto androgino alimentò per lungo tempo sospetti sulla sua ambigua sessualità.

Ciliegina sulla torta: l'intera discografia degli Squallor.

Questo è un post aperto: per motivi di spazio sarebbe stato impossibile ricordare tutti i protagonisti della categoria "trash" e chicche anni '80, soprattutto per chi, come la sottoscritta, non ha potuto viverli appieno, essendo nata nel 1984. Mi rivolgo a voi, estimatori di quel decennio: scavate nei vostri ricordi e se volete lasciate qualche altro suggerimento, anche di video, per i lettori nei commenti!

Lascia un commento

L'indirizzo non verrà pubblicato.
Codice di invio
Visita il mio sito personale - www.serenabasciani.it Seguimi su Facebook Seguimi su Twitter Iscriviti alla Newsletter